Alessandro Quasimodo si è diplomato al Piccolo Teatro di Milano e ha frequentato un corso di perfezionamento sotto la direzione di Lee Strasberg al Festival dei Due Mondi di Spoleto dove ha debuttato in Motivo di Scandalo di Osborne con la regia di Puggelli.
Ha preso parte a diversi spettacoli al Piccolo Teatro di Milano diretti da R. Majello, M. Bellocchio e F. Parenti. Nel 1972 a Lione ha lavorato nel Massacro a Parigi di Marlowe con la regia di Patrice Chèreau. Nel 1975 a Venezia, con una lunga tournée all’estero, è stato Blepiro in Utopia da Aristofane con la regia di L. Ronconi. Dal 1975 al 1978 ha preso parte a numerosi spettacoli al teatro Pierlombardo.
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e a numerosi film, tra i quali Il fischio al naso di U. Tognazzi, Tutto a posto, niente in ordine di Lina Wertmuller Roma e Casanova di Federico Fellini. Da qualche anno è approdato alla regia, partendo da una ricerca sul teatro di poesia italiano: in questo ambito, si possono ricordare almeno l’"Aminta" del Tasso (1984), "Oreste" di Alfieri (1985) e "La città morta" di D’Annunzio (1987-88). Con Franca Nuti e Luciana Savignano è interprete e regista, nonché adattatore dei testi in "Fuori non ci sono che ombre, e cadono", dedicato alle figure di Quasimodo e della danzatrice Maria Cumani (Piccolo Teatro, Milano 2003).
Per la RAI ha inoltre curato un ciclo di ventisei trasmissioni sulla poesia italiana tra Otto e Novecento dal titolo "Saltimbanchi dell’anima"; e collabora con la radio svizzera di lingua italiana. Dal 1979 ad oggi si è dedicato quasi esclusivamente ad una sua ricerca sulla poesia con numerosi spettacoli che, avvalendosi di scabri elementi scenografici e musicali, hanno ottenuto risultati di grande comunicabilità.
Un giovanissimo Alessandro, con il padre Salvatore Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura, nella loro casa di Corso Garibaldi a Milano.
Alessandro Quasimodo durante un recital ad Aosta, Marzo 2010