Pierfrancesco Zen |
Note biografiche
Premi e riconoscimenti• segnalato al concorso del 1996 “premio letterario internazionale Giulietta e Romeo”; • vincitore della XIII edizione del concorso nazionale di poesia “Maria Carola Piron” (1997); • vincitore del concorso “Poeti emergenti padovani” (1998); • finalista al concorso internazionale “Città di Lerici” (2000); • terzo classificato al “Premio internazionale Siracusa Trofeo Papiro d’oro e Decadramma d’argento” (2001); • secondo classificato al Premio Letterario Internazionale “Omaggio a Goldoni” (2002); • terzo classificato al Premio Letterario Internazionale “Victor Hugo” (2002); • vincitore del Premio Nazionale di Poesia e Narrativa PRIMAVERA STRIANESE 2004; • finalista al Premio Letterario Internazionale “EUROPA” 2004 (Lugano); • più volte sono state pubblicate alcune sue poesie nell’antologia annuale “Poeti padovani” (curata dal gruppo letterario Formica Nera) e in molte altre raccolte di poesie (“Il pianeta dell’amore”, “Voci dell’anima”, “Vento di Maestrale”, “Antologia del ricordo”, ecc.). • ha pubblicato una raccolta di poesie “I giochi del tempo” (2005) edito e distribuito da Panda Edizioni di Padova; con questo libro, oltre ad aver ricevuto diverse segnalazioni in vari concorsi Nazionali e Internazionali, ha vinto il primo premio nel concorso internazionale letterario “La Rocca – Città di San Miniato” (2006), nel concorso letterario internazionale “Mondolibro” 2007, nel concorso internazionale “San Marco – Città di Venezia” (2007), nel concorso internazionale di letteratura “Vittorio Bodini” di Lecce (2007), nel “Premio Nuove Lettere” di Napoli (2007), “Città di Lerici” (2007), il secondo premio nel concorso internazionale letterario “S.Margherita Ligure – Franco Delpino”, in quello di Napoli “Peter Russell”, in quello “Isola di Malta” e in quello di Aulla (Val di Magra – R.Micheloni), in quello di Città di Pontremoli (2013), il terzo premio nel concorso internazionale “decennale Zacem”, il quarto premio nel concorso internazionale di poesia “Mario Luzi”, il premio speciale della Chambre Europèenne Expert nel concorso “Città di Aosta”, “Portus Lunae, Torre Scola” di La Spezia, “Versilia 2007”; ha inoltre ricevuto, per lo stesso libro, vari riconoscimenti e segnalazioni in numerosi altri concorsi come nel premio Letterario Internazionale “Europa” di Lugano (ed. 2007), nel premio Sorrentum 2007 ed altri; • con la nuova produzione poetica ha recentemente vinto il primo premio nel Concorso Europeo di arti letterarie “Via Francigena” (2009) e il premio speciale della critica nel concorso Citta di Pontremoli (2012); • ha pubblicato (2010) una raccolta di racconti legati da un filo conduttore unico: la confusione e la commistione tra il mondo reale e quello del sogno (Onirica); alcuni di questi racconti sono già stati premiati: primo premio Autore 2008 al salone di Torino, al concorso internazionale “S.Margherita Ligure – Franco Delpino” 2008 (Sezione Narrativa); secondo premio al concorso letterario Peter Russell (2008); terzo premio al concorso “Alfonso Di Benedetto” (2009); quarto premio al concorso letterario Casentino (2009); premio speciale della Giuria al concorso internazionale di Salò (2010); premio speciale nel concorso internazionale di letteratura “Targa Marcocci – Pignone” (2013); finalista in diversi altri concorsi letterari.
Note criticheUn percorso interiore complesso, quello di Pierfrancesco Zen, mai concluso, che si involve e torna, e ritorna ancora ad indagare i motivi dell’esistere, i misteri che avvolgono l’umana esistenza, il senso della vita e della morte, l’arduo e sempre spinoso cammino per la conquista della fede. Va da sé che una poesia siffatta non può essere facile, né, tanto meno, semplicistica, perché attraverso la parola non è facile riuscire a penetrare la profondità del pensiero. Il poeta padovano riesce con un’abilità innata, ma soprattutto con un impegno costante e umilmente coltivato, a creare intorno ai suoi versi quell’atmosfera interioristica e misteriosa che corrisponde alla sua ricerca dell’umano in ogni atto quotidiano. E sa scegliere il lessico più adatto, i toni più suggestivi, le immagini più rappresentative, anche se non le più immediate, i ritmi congeniali al discorso poetico, per liriche che sanno piacere, e soprattutto fanno pensare.
LettureETERNITÀ E DISSOLVENZE Sopravvivono attimi del giorno Ma strappato il colore, Mi accecò il riflesso del sole Mi sorprese un lampo all’imbrunire Abbracciandolo l’anima mi rese, Infine, una foglia ingiallita Al logorato custode dei versi
LA PARTITA E finalmente inizia la partita! No torre che sorveglia Devoto alla Sua oscura trama,
La vita come una partita a scacchi: nel grande quadrato suddiviso in tasselli, si muovono i pezzi importanti, alteri e indifferenti nella consapevolezza del loro potere, ligi al loro ruolo specifico. Solo il poeta, partecipando a questa metafora d’esistenza, si sente un umile pedone, mosso da forze più grandi di lui, delle quali non si interessa, fedele soltanto al suo Signore, a Colui che tutto sa e tutto prevede. In questa lirica così bella, così musicale, così ben strutturata, agile e struggente nel suo svolgersi, si sente la profonda fede che domina l’animo dell’autore.
BINARI Nel mio cuore Ai lati della vecchia ferrovia Da “I giochi del tempo” - Panda Edizioni Un’allegoria che conduce all’esistenza dell’autore, questa che rappresenta treni in corsa veloce e senza scosse su tratti piani, simbolo di una vita agevole, felice. Ma l’animo introspettivo del poeta si sofferma troppo spesso ad indagare moti misteriosi fuori e dentro di sé, per cui il viaggio si interrompe e si lascia condizionare dall’immaginazione e dal sentimento. Una lirica molto profonda, facilitata da un ritmo agile e da un dettato melodico e armonioso.
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