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Mirella Romagnoli
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Note biografiche

Sono nata nella bassa pianura ferrarese, fra terra ed acqua, là dove l’orizzonte lungo e lontano si veste di ogni sorta di colori. Quando si vede.
E quando la nebbia toglie i contorni  alle cose tutto è sospeso, ma sai che c’è.
Un po’ surreale, un po’ metafisico. E quelle sensazioni si incollano all’anima. Per sempre.
La scuola mi ha dato tanto. La prima maestra mi ha avvicinata alla delicatezza poetica, preziosa per anima e corpo; dal maestro poi ho ricevuto lo stimolo per la curiosità, inappagabile compagna di vita, e per il rispetto del vero. L’incontro con una insegnante già grande, ma freschissima nello spirito, durante gli studi a Ferrara, mi ha rivelato il piacere del“Disegno”e della“Storia dell’Arte” tanto che poi ho frequentato il Liceo Artistico di Ravenna ed ho incontrato Grandi Maestri.
Ferrara. Ravenna. Due città magiche. Splendide solitudini nella loro unicità.
Dal 1990 abito in Romagna, terra generosa sotto ogni aspetto.
Dal 2000 risiedo a Imola: bella, verde, ricca di vita, incorniciata dalle dolci curve delle colline.

Ferrarese di nascita, ho frequentato il Liceo Artistico di Ravenna
Nella vita ho poi avuto il grande privilegio di condividere il giorno, per molti anni, con  giovani liceali dialogando di “Disegno” e “Storia dell’Arte” in  Licei Scientifici, conducendo anche laboratori di ricerca sulla Gestalt e sull’espressione grafica pittorica.
Molti negli anni sono stati, e tutt’ora sono, esperienze ed impegni per eventi vari ed in luoghi diversi: da conduttrice di seminari a vetrinista; da conferenze d’arte a produzioni scenografiche; da laboratori di pittura all’attività di guida turistica e all’impegno nell’analisi critica per produzioni artistiche e letterarie di varie personalità.

Da alcuni anni ho portato nell’isola del mio vivere anche la pittura nella quale ho sempre cercato di esprimere “con leggerezza” quei valori contenutistici che mi coinvolgono: la natura naturans,  l’animo umano, il tempo che scorre,  la realtà sociale, il micro e il macro ovunque si manifesti, con linguaggi autonomi e tecniche originali.
Dal 2003 numerose sono state  le partecipazioni a  mostre in luoghi pubblici e gallerie comunali e private. Mie opere sono esposte in Italia e all’estero.

“ L’arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità. ”  T.W. Adorno

Coltivo da tempo la scrittura, come appunti del mio vivere, dell’appartenenza a questo mondo e a questa umanità, sotto forma poetica che, nel 2012, primo anno di partecipazioni a Concorsi di Poesia, mi ha procurato numerosi e importanti riconoscimenti in varie città italiane e per eventi significativi.

Nella poesia e nella pittura ritrovo me stessa.
Ad esse mi affido per incontrare la vita che cerco di cogliere in ogni aspetto che il giorno mi dona, per superare le sofferenze e partecipare alle gioie che il tempo presenta.
Per essere “forte”. Per essere “viva”.


          Mirella Romagnoli

“Il vero navigante sa che puntando alle certezze di cui fu nutrito, si infrangerà miseramente. Per cui, abbandonandole, metterà la prua al largo cercando la salvezza proprio nella tempesta, rifuggendo le finte certezze offerte dalla terra, affrontando il rischio del mare aperto.”                        Karl Jaspers

 

Concorsi poesia: premi e riconoscimenti

1 -  Premio Internazionale di Poesia  e Narrativa “Cinque Terre – Sirio Guerrieri” XXV Ed. 2012

Premio della giuria  sez. A per la lirica “COLORI RACCOLTI” – in antologia
con la seguente motivazione:
Una poesia colorata quella di Mirella Romagnoli d’altra parte, siamo al cospetto di una autorevolissima Artista, una delicatissima acquerellista che sa conferire alla frase poetica tali cromatismi raffinati ed eleganti, quasi impalpabilmente trasparenti. E non si tratta di una limitazione semantica ma – invece – di una ben definita vocazione lirica, che non è semplicità o semplicismo descrittivo e niente altro ma veicolo preciso di emozioni e di sentimenti, espressi con un abilissimo e personalissimo tocco. Se la poesia è per sua natura una maniera forte di svelarsi, di mettersi a nudo, il verso leggiadro della Romagnoli consente a questa valida Autrice di dire il dicibile e di mantenere contemporaneamente un suo delicato  e femminile riserbo, con inafferrabile appaganza.       
Porto Venere  - 25 Marzo 2012

2 – Concorso di Letteratura Internazionale “ Il Porticciolo” Ed. 2012 – Città di Pontremoli

Premio della giuria – Poesia inedita per la lirica “IL TUO VOLTO LONTANO” – in antologia
con la seguente motivazione:
Una folgorazione improvvisa, ed ecco che un viso riappare sciogliendo gli impacci  della memoria: la poetessa rivive il passato, le pare che quel viso preluda ad un ritorno, ma è solo un attimo, e tutto torna normale, il volto scompare per sempre. Un’illusione dolorosa, un momento di intimità che scava nel ricordo, dà origine a questa poesia che si svolge pianamente e sinteticamente, con scarsità di annotazioni, ma con un linguaggio molto espressivo e tale da connotare con precisione il sentimento originario dell’autrice.
Pontremoli  01 Aprile 2012

3 – Premio Nazionale Poesia e Narrativa “Il litorale”  Ed. 2012  La Spezia

Riconoscimento al merito per la lirica “RISONANZE EMOZIONALI” in antologia
La Spezia  06 Maggio 2012

4 – Concorso Nazionale di Poesia  “Sorella Acqua”  per Umbria Water Festival, UNESCO, WWF, FAI, Regione Umbria, Università Umbria, Ordine dei Giornalisti, ecc.

Finalista e Segnalata dalla Giuria per la lirica “SORELLA ACQUA” in antologia
Campitello sul Clitunno  20 Maggio 2012

5 – Premio Letterario Nazionale “Il Sentiero dell’Anima” VIII Ed. 2012

Finalista e Segnalata dalla Giuria per alti meriti culturali per la lirica “COLORI RACCOLTI” in antologia con la seguente motivazione:
Versi carichi di sentimento, di tempo e di memoria, in cui l’autrice legge i ricordi e non ha timore di portare ala luce quei grumi di sentire che sorreggono efficacemente le sue parole e le sue speranze.
S.Nicandro  Garganico (Foggia)  26 Maggio 2012

6 – Premio letterario “Casentino”  XXXVII Ed. 2012   Arezzo

Quarto posto ex equo con segnalazione particolare per la lirica  “VORREI”  in antologia
con la seguente motivazione:

Come sappiamo, la poesia è anche un impatto grafico e visivo, e la produzione di Mirella Romagnoli ce lo dimostra. Sulla pagina si dispiegano le strofe, i versi, gli spazi vuoti e pieni: nella lirica “Vorrei”, in particolare, alcuni termini sono evidenziati e costituiscono le parole chiave del testo. Non manca tuttavia un’attenzione alla musicalità e al suono dei versi, con il ricorso all’anafora  e all’onomatopea. La Poetessa esprime, con linguaggio vibrante e evocativo, il desiderio, l’anelito verso qualcosa che non c’è ancora o che si è perduto, ma che si può far vivere nell’immaginazione  e nella parola poetica.     
Poppi 09 Giugno 2012

7 – Premio Internazionale  di Poesia e Narrativa “Roberto Micheloni – Val di Vara”  XIII Ed. 2012

Premio della giuria  sez. A per le liriche: “NUOVO GIORNO – L’INCANTO DEI RICORDI – LE ESPRESSIONI INTRADUCIBILI”
Padenzana  24 Giugno 2012

8 – Premio “The Art Ship – La Poesia incontra l’Arte”  I Ed. 2012 internet
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Finalista (7+3 vincitori) con la lirica: “MA DI PACE”     26 Giugno 2012

9 – Associazione Culturale “Sulle Tracce – Poesie al Balcone”  Ed. 2012   Giovinazzo (Bari)

Riconoscimento al merito artistico con la lirica: “IL TEMPO È LA TUA CARNE”
Giovinazzo 04 Agosto 2012

10 – Premio Nazionale “Vito Meccani” Ed. 2012  Castiglione in Tiberina (VT)

Diploma d’Onore per valida partecipazione artistica con la lirica: “MA DI PACE” in antologia
Castiglione in Tiberina  22 Settembre 2012

11 – Premio Letterario “Giovane Golden” Ed. 2012   Lucca

Finalista sez. Poesia inedita  (23 finalisti su 620 partecipanti)
con la lirica: “ TRA TERRA E CIELO ”
Lucca  29 Settembre 2012

12 – Premio Internazionale “ Montefiore Conca” organizzato dall’Ass. Cult. PEGASUS  Cattolica

Targa  Montefiore per particolari meriti artistici e letterari
per la lirica: “TRA TERRA E CIELO”
Montefiore Conca  30 Settembre 2012

13 – Concorso Letterario per la Poesia “ Porta d’Oriente”  Ed. 2012   Bari

3° Premio con la lirica: “PAROLE PURE”   
con la seguente motivazione:
L’autrice coglie in questi versi lo spirito universale della Parola, mettendo in evidenza la necessità di raccontare e di comunicare con una costruzione di versi che rappresentano la stessa bellezza del Verbo. Lirica ricca di immagini e sentimenti.
Bari 19 Ottobre  2012 

14 – Premio Nazionale di Poesia “Quantarte è anche parola”  V Ed. 2012   Villadossola 

Riconoscimento al merito al 4° posto  per la lirica: “A R. M.  Rilke”
Villadossola  (Domodossola)   21 Ottobre 2012

15 – Concorso Letterario “Valle Senio”  XXIII Ed.  2012   Riolo Terme   (Ravenna)

OSPITE D’ONORE  per il libro edito “FRA LE FORME DEL TEMPO” 
    Riolo Terme 21 Ottobre 2012

16 – Premio Nazionale “ Festival dei Due Parchi”  III Ed.  2012    Ascoli Piceno

Inserita in antologia del premio con la lirica “PER PROFUMARE LA VITA”
Ascoli Piceno  18 Novembre  2012

17 – Premio Nazionale “Leandro Polverini” Poesia Edita    Ed.  2012    Anzio   (Roma)

2° Premio  per la sezione  Poesia Espressionista 
per il libro edito “FRA LE FORME DEL TEMPO” 
con la seguente motivazione:
Attraverso un linguaggio equilibrato, maturo, limpido, raffinato ed oltremodo armonico, in cui la ricerca della parola si trasforma in privilegio prezioso di levità incantevole e di perfetta, lucida aderenza alle immagini create ed al pensiero elaborato, la poetessa  lascia trasparire una espressionista ricerca di senso che però non emerge mai in domande perentorie e rimane efficacemente allusiva.
Anzio  25 Novembre 2012

Note critiche

… entrare nell’universo artistico di M.R., significa imprescindibilmente compiere un viaggio nella sua interiorità più personale. M. sente ciò che dipinge perché ella stessa è quello che crea. Credo fermamente nella identificazione profonda di questa artista, con la progettualità forte che porta alla stesura dei suoi labirinti onirici, stesura che parte ab imo per disvelarsi morbidamente, quasi una sorta di liquido assorbimento in cui il colore appare sui supporti per grazia di una misteriosa capillarità. Sono questi, labirinti sinuosi costruiti secondo molteplici intrecci di linee curve, a tratti spezzate, che feriscono dolcemente il ristretto spazio in cui le ha destinate. Delle sue figure …. il pennello, cui affida il compito di scomporre i singoli colori in una miriade iperbolica di sfumature, prediligendo le infinite gamme tonali dei blu, dei verdi e dei viola, spingendosi fino ai cerulei ed agli ametistini più delicati ….. la sua pittura è un viaggio attraverso i labirinti della sua anima, verso la realtà ultima delle cose: “Anima vagula blandula”, piccola anima, dolce e vagabonda.  Marco Violi

… c’è nella sua pittura il racconto di chi ha saputo raccontare e vedere sempre con l’occhio dell’anima…nel tentativo di liberarsi rivelando cosi “la nostra più intima essenza” ( espress. di M.R.)…. Il tutto è colto con un fare allo stato originale rispettando il suo codice personale di trasparenza e leggerezza…. Il suo “fare” è, comunque, restare legata alla natura come sorgente di emozioni; il suo “lirismo” è delicato e sottile in giustapposizioni orchestrate, in diretto e specifico riferimento con il contrappunto musicale, con il sé più intimo e, al tempo stesso, con sconosciute, ignote forze esistenti nell’universo….. A volte, le forme … si leggono chiuse nella loro struttura corporea, plasticamente definite da un colore denso e vivo che si fa carne, respiro e sangue … non analisi ma ebbrezza di vita, passione musicale di colori, ma anche grida di dolore … La fantasia del suo mondo espressivo, le forme spiraliche delle sue figure sono come strappate all’anatomia terrestre per entrare nel campo più emozionale. ….. rappresentano la caratteristica costante dei suoi “Ritratti dell’anima”. Nevio Bedeschi

… Dal suo sguardo, dalla sua ricerca costante di approfondire e di comprendere , ho percepito una autenticità umana, che specie in questi tempi, non è facile incontrare, … ma ancora più ho apprezzato come Mirella parla, descrivere le sue fragilità, la sua sensibilità e riconosce che la sua scelta di dipingere è un modo per comunicare tutto ciò che di più interiore c’è in lei, che costituisce un patrimonio umano  alquanto peculiare….certo quei colori, quei disegni inducono ad una riflessione Ariana Bocchini           

... Il clima complessivo che si respira nei dipinti è offerto dalle linee curve, dalle sfere, dall’alchimia di colori misurati e puliti. In qualche immagine è presente anche la figura umana estremamente stilizzata che si pone come veicolo per indagare la realtà, come ad es. “L’urlo” , “La maternità”. Nelle altre opere la componente geometrica si carica di significati che investono sia la natura sia quegli “inquilini” (espress. di M.R.) che albergano nell’anima e la esaltano.   Rosanna Ricci

… Una netta progressione, e dire che è trascorso un anno appena da “I ritratti dell’anima” nella fedeltà a una autentica ricerca interiore che esplora luci e ombre in un racconto in forme visive, cromie, scelte curvilinee ed oblique, in una alternanza di aperture e “chiusure” che segnano un’espansione ed un ritorno all’interno. Ricerca che indaga il mistero e approda all’armonia, anche se non ignora i contrasti …. Santa Cortesi

... M.R. dimostra di aver raggiunto da due anni una maturità esecutiva lievitata da un’ispirazione a lungo rimasta sopita nel suo inconscio …. si è verificata una esplosione di creatività in un clima di continua ricerca metodologica  che nulla lascia all’improvvisazione …. creazione  su fondi preparati a tempera con interventi a china e a pastello e applicazione di creta … colloca la sua produzione sotto l’egida del sogno esplorato alla luce della sua immaginazione e della sua intensa sensibilità coloristica …. Formata allo stile figurativo dei suoi maestri … si è librata poi in aura di armoniose composizioni oniriche legate alla realtà dal delicato filtro della sua interiorità …. si  susseguono dipinti ora svolti su equilibrati elementi geometrici e raffigurazioni stilizzate, ora su un cenno di realtà contingente trasformata da elementi fantastici in cui sovente appare la sfera, simbolo di genesi, come le ultimissime opere di virtuosismo cromatico.  Odette Gelosi

…. Colori delicati mai sgarbati, linee morbide sinuose abbinate a soffici sfumature vellutate, materia viva, naturale, spalmata sulla tela come giusta base per accogliere un gioco di pennelli mossi con sensibile maestria …. il gioco delle line che si intrecciano, che creano immagini, figure che ricordano la natura e lo spazio infinito attorno a noi …. la fantasia di ognuno è libera di percepire le infinite risposte che le opere suggeriscono: pesci, foglie, pianeti, corpi, volti, mare, cielo, la natura sempre in primo piano che viene dipinta con la fantasia dell’autrice padrona del segno e conoscitrice delle varie tecniche pittoriche…. si coglie subito la sicurezza e la sapienza dell’artista che, utilizzando più materiali, sa legarli sempre tra loro con armonia creando effetti di luce e di ombra, spazi vibranti, forme fantasiose che esprimono vita, amore, serenità…. non può essere diversa da questa l’arte di M., perché così è lei e non può che esprimersi in questo modo.  Anna Giargoni

…. L’impatto visivo è forte, solare, i colori sono quelli della sua persona che si confonde con i suoi quadri …. appare decisa, sicura, tenera. Una grande gioia di vivere emana dalle sue opere. Si viene catturati dalla molteplicità di linee curve che ci trasportano da un colore all’altro con grande dolcezza, vivacità, forza. L’uso dei complementari ci da un senso di energia  positiva …. il  gioco delle linee, nelle figure e nei paesaggi, ha spesso come contrappunto l’inserimento di piccole “sfere” che ci richiamano a mondi ignoti, chiusi e sconosciuti …. Vi sono “paesaggi della mente” che ci suggeriscono spiagge lontane, deserti infuocati, oasi verdi, paesaggi dove la vita è stata vissuta intensamente nei suoi contrasti esistenziali e cromatici. Altre volte ricordano”cieli” e “costellazioni” nel variare dei blu e degli azzurri; spesso richiamano ad una grande dolcezza e forza dell’animo.  Gisella  Lucci


…. M.R., artista che scava entro gli aspetti psicologici della verità umana con un linguaggio pittorico plastico che dalla materialità della realtà terrena evolve verso la leggerezza della luce spirituale. Le opere a tecnica mista su tela, rappresentano concerti dell’anima, sussulti di un’essenza codificata in nuclei sferici densamente cromatici che sottendono universi di mondi interiori. Nella meditata ma libera gestualità di soluzioni curvilinee, l’idea progettuale diviene forma attraverso il colore, indagando sulla condizione umana, sugli intrinseci disagi e sulle sospirate aspirazioni. L’entità plastica, talora rarefatta, delle elaborazioni pittoriche annuncia il ciclo continua che intercorre fra uomo e natura, concordando con una componente metafisica che corre lungo i secoli della storia dell’arte.  Enzo Dall’Ara

… La figura umana raffigurata da M.R. pulsa di sentimento e vibra fra grovigli di pensieri, riflessioni, stupori. …. le opere esposte …. fanno parte dell’ultima produzione della pittrice che non smentisce i dipinti precedenti, al contrario li avvalora con continuità e coerenza. Le linee morbide, curve, rese più delicate dai colori stesi con tonalità molte misurate, tendono verso l’alto in un gesto di armonia. In questo percorso compaiono anche le sfere …. per l’autrice simbolo di libertà. Molti sono i materiali usati …. creta, tempere, stucchi, grumi, carta pesta … hanno una loro voce che si fa musica ma anche silenzio e incomunicabilità. M.R. si sente ancora agli inizi anche se il suo percorso vanta già un’ esperienza piuttosto ampia. 
Rosanna Ricci  


… Il lessico e la morfologia delle .. opere …. si collocano nell’area di una figurazione astratto informale  atta a potenziare l’esigenza di libertà immaginativa dell’autrice, sempre intenta a cogliere ed esternare in immagini attimi variegati della sua vita interiore …. un’attenta lettura di ogni dipinto si configura quindi come un viaggio nei meandri più profondi della sfaccettata  sensibilità percettiva e dei processi razionali della pittrice di cui si possono soppesare lo spessore umanistico e le diffuse doti estetiche. Un dato costante del linguaggio di M.R. è l’armonia formale e cromatica …. quasi sempre conservata anche in quei casi di marcata costrizione compositiva  e di suggerita accentuazione spaziale di una particolare tonalità, rivelatrici del disagio esistenziale del momento …. slanci di levità …. che …. caratterizzano  l’essenza stessa del suo sentire il reale nelle sue componenti  di positività e di bellezza. Ci si trova allora di fronte ad una leggerezza di forme plastiche, strutturate con equilibrio, aperte e fluttuanti su spazi ariosi e allegri : esternazioni di auspici, di sogni di armoniche serenità.  Odette Gelosi

… Il titolo della mostra odierna, che ha come suggestivo sfondo il salone della Rocca di Bagnara, è ben spiegato nei versi della poesia “Ascoltando il silenzio” della stessa M. R, che accompagna ogni sua personale con un brano poetico: la pittura per lei è come una sorta di preghiera laica che ascoltando il silenzio riesce a fissare “un frammento di spazio e un soffio di tempo”. I suoi soggetti sono costituiti da forme e figure che rappresentano il mondo interiore di un’umanità in un dinamico rapporto con la storia e la dimensione spazio-temporale. Le linee curve, di cui l’artista fruisce quasi in modo esclusivo, indicano la continuità ed il non limite degli spazi. I paesaggi naturali non sono mai rappresentati fotograficamente, ma filtrati dai sentimenti, in una costante indagine psicologica, secondo l’idea di natura che simbolicamente la pittrice vuole evocare. Ciò che colpisce al primo impatto è la ricca gamma di colori delle tele di M. R, che attraverso le ricerche tonali e coloristiche vuole esprimere le diverse sfumature delle emozioni, l’energia, la giocosità della vita, che nonostante tutto riesce a trionfare oltre le sofferenze e le tragedie umane e sociali…   Velia Ferrioli


Mirella ha avuto il dono dell’INCLINAZIONE, ovvero di quella particolare ispirazione  che gli antichi ritenevano muovesse le mani di un artista e l’ ha lasciata sopita per tanti anni, anni in cui ha aiutato altri a far emergere la loro. Finalmente oggi Mirella può dedicarsi completamente a se stessa perché la sua pittura è parte integrante di lei, è una esigenza irreprensibile e nasce dalla consapevolezza profonda del suo io interiore. L’universo terreno è il riflesso imperfetto di un universo divino eterno ed intangibile; la pittura di Mirella sembra farsi sottile come se la Materia mano a mano si dissolvesse e mostrasse la perfezione dell’Idea in uno stile in continua evoluzione che si adegua alle urgenze dell’animo che vuole manifestarsi e che  emerge sempre e comunque. Lisa Emiliani

… Anima dell’umana esistenza: ecco l’arte pittorica di M.R., presenza recente nel panorama artistico contemporaneo, ma già ammirata per poetica e tematica, sviluppate secondo tecniche complesse e linguaggio originale …. i  suoi interessi linguistici fondano radici nella coscienza profonda della storia dell’arte, con ambiti elettivi che dai Trecentisti senesi e dai rinascimentali toscani fluiscono verso le avanguardie storiche novecentesche, approdando al dialogo intercorrente fra sedimenti figurativi e abbrivi astratti, Materia, colore, luce e segno, in meditata libertà di andamenti gestuali incidenti e curvilinei, interagiscono in risultanze formali che assecondano i contenuti di un’interiorità vibratile e alimentano il respiro vitale dell’anima : “Angelica farfalla” per Dante, “essenza tanto profonda” per Eraclito …. M.R. convince a pieno su sapienza tecnica, profondità semantica e lessico iconografico, convalidando un percorso creativo che scava nel binomio uomo-natura, ove il primo termine è analizzato in stretta connessione con il secondo e ambedue evolvono in indissolubile monade solistica. La natura, che per Gaston Bachelard è “madre elargita in misura immensa, eterna e proiettata nell’infinito”, entra nei dipinti dell’artista come scenario dell’intima interiorità e delle alterne vicende umane. La sfera, immagine metaforica e metafisica, con la quale la pittrice evoca l’entità dell’uomo, i suoi frammenti di storia, le aspirazioni e le sofferenze, fluisce in “ambienti” dell’anima, in concerti d’essenze che dalla plastica concretezza della materia terrena ascendono ala levità aurea della trascendenza. In acuta indagine meditativa degli aspetti psicologici, il processo creativo evolve dall’idea alla forma assecondando un “gioco” di luce e colore, di segno e gesto, che suggerisce aneliti di profonda spiritualità o moniti di grevi condizioni esistenziali. Densità materiche e trasparenze cromatiche convivono in frementi energie dialettiche, ove le superfici pittoriche vibrano di istanze umane, immerse in una natura che, come affermava Alexander von Humboldit, “è penetrata dal soffio della vita”.     Enzo Dall’Ara

Guizzi di luce, frammenti di colore, particelle materiche[…]in opere dalle piccole dimensioni  che esprimono tutta l’interiorità, la profondità e l’intensità dei sentimenti dell’autrice. Come nelle grandi opere,[…]attraverso visioni di ricordi, scintille di vita vissuta, frammenti di sogni[…]macro[…]si contrappone ancora al micro[…]attraverso l’accostamento dei colori, il vibrare delle linee, il gioco dei pieni e dei vuoti, raccontano la geografia dell’anima dell’artista e i caratteri specifici che distinguono la sua produzione.Lo studio compositivo, gli accordi cromatici, gli strati materici divengono elementi di narrazione e di trasmissione […] di stati d’animo.
L’indagine materica  diventa il pretesto per dimostrare  il suo amore per la vita nella concretezza della quotidianità e l’uso dell’acquerello, in stesure evanescenti simili a sospiri e delicate carezze, è il tentativo continuo di smussarne le asperità. L’oro, come nella tradizionale arte bizantina,  da elemento decorativo diviene protagonista assumendo il suo significato spirituale e di trascendenza, come fosse preghiera ed elevazione verso Dio.   Patrizia Battaglia

“…Colori a volte soleggiati, a volte freschi e rilassanti che ci trasmettono un senso di calma ed equilibrio, insieme ad una grande gioiosità. Osservando le sue opere, ispirate alla natura, ci sembra di entrare fisicamente in questi spazi riposanti e fantastici.
Le forme non hanno dei contorni netti, ma si fondono con lo spazio attraverso un sapiente   uso del colore […] abbinamenti cromatici molto sentiti e vibranti, la Romagnoli ci comunica quei sentimenti e quelle EMOZIONI che la natura le suscita. Altra tecnica usata dall’artista è quella della “cartapesta”, per ottenere superfici cromatiche più vibranti.
Le tecniche di cui fa uso la Romagnoli sono sempre particolari, combinate fra loro, al fine di personalizzare il proprio prodotto artistico.
I FIORI che dipinge la Romagnoli non sono mai una fedele riproduzione del reale, ma un’interpretazione della natura, rappresentano la natura stessa. Sono fiori “sentiti”, più che osservati, sono un pretesto per parlare del colore, che è un’estensione del sentire interno, un fatto emotivo. Un colore che talvolta può farsi più corposo, quasi materico”.  Gisella  Lucci

Per Mirella Romagnoli il ricercare emozioni tra morbidezze di forme e preziosità tonali, alimentate più dai “silenzi” interiori che dall’intento di interpretare il loquace esterno, si accompagna indissolubilmente con  la spontanea urgenza di trasmettere le stesse più segrete emozioni con l’arte della parola, della poesia.
Se la sorte avesse dato a Mirella di sapere trarre da uno strumento musicale proprie melodie, anche da quello sarebbero uscite impalpabili emozioni di identico coinvolgimento dei colori modulati e delle parole in versi.
Dipingere come urgenza di comunicazione il profondo dell’essere donna, come aspirazione a raggiungere la sfera delle armonie interiori, come contemplazione delle preziose luminosità della materia emblema dello spirito.
Questo sento sia lo stigma di Mirella Romagnoli. Luigi Samoggia

Mirella Romagnoli, una artista che è un  perfetto esempio per rappresentare l’universo femminile. Una donna che ha vissuto le traversie che l’esistenza ci impone con grande forza e umiltà, sempre con un sorriso per tutti e soprattutto per i suoi studenti, sì, perché Mirella oltre che  un’artista è stata un’insegnante. […] con una passione che lei ha saputo trasmettere grazie ad una dote rara: la capacità di comunicare.
Oggi continua ancora a farlo attraverso la sua stessa arte. E’ ben evidente nelle linee, nelle forme e nei colori,  l’esigenza di Mirella di continuare a manifestare il suo io, il suo credo, la sua passione. Ed è proprio il pulsare nelle sue vene dell’arte, vivida , prorompente e permeata di una consapevolezza ancestrale,  che la rende una testimone ideale del nostro tempo. Nelle sue sfere, nei suoi fiori, nei capelli fluttuanti delle sue figure femminili sono rappresentati i desideri e le passioni più profonde di una donna, c’è quella sensibilità che solo uno spirito delicato e forte al contempo è in grado di manifestare.   Lisa Emiliani

Ho chiesto in prestito una citazione del filosofo Alain…“La pittura è una cerimonia che si celebra in solitudine”, ecco, a ciò aggiungerei che  “la materializzazione di questa Arte, una volta divenuta entità tangibile, ha bisogno di svelarsi all’altro quasi a nutrirsi delle più varie emozioni indotte.”
Anche perché Mirella,…, non produce per produrre; le sue mostre sono esternalizzazione di lunghi progetti dell’anima e nascono da un attento studio di sé e delle evocazioni che a grappolo si legano al messaggio colorato da trasmettere. Le sue, non sono mai esposizioni a pacchetto, e l’intento non è commerciale, la conosco da troppo tempo, va ben oltre… è in lei una primaria esigenza liberatoria, un gioco/sfida prima di tutto con sé e per se stessa, un modo per estraniarsi ed elevarsi… Chissà perché noi donne creative dobbiamo dare così tanto per sentirci vive o semplicemente appagate?... senza mai dimenticare mani/testa/cuore miscelate secondo il sentire del giorno…Mirella è maestra a tutto tondo, medita, riflette, agisce alla continua ricerca della sua felicità o almeno di quel benessere soggettivo e profondo: è il suo modo per affrontare il tempo costellandolo di tante piccole magie o meglio, di attimi di paradiso. Il sentire e le capacità alte, la tecnica affinata negli anni di studio ed insegnamento e lo stile raffinato, la portano, anzi direi, la condannano ad un continuo ascoltare e ascoltarsi lungo un percorso di ricerca rigorosa verso l’ambito equilibrio fra capacità pittoriche, emozioni quotidiane e materializzazione di moduli espressivi mai scontati. …..Nel qui e ora di ogni produzione artistica si possono leggere e coabitano con eleganza: forza e sicurezza, fragilità e tenerezza di madre, stupore del fanciullino, bizzarria di femmina, ricerca della novità… Una, nessuna, centomila … per quell’archivio documentaristico dell’animo. Non a caso le tele sulle quattro età della donna, sui quattro temperamenti (collerico, sanguigno, flemmatico, malinconico) o quelle sul Tempo come canovaccio di conoscenza, desiderio, tenerezza, passione, sono solo alcuni degli innumerevoli abiti femminili che lei come poche riesce a creare ed “indossare” con stile. Quei precisi tratti, semplici segni o tocchi di oro e argento, sono un omaggio all’Assoluto, al Divino, quasi fossero spruzzati dall’alto o per l’Alto, … .
Le linee morbide, appassionate, a volte passionali o gli sfumati dalle mille emozioni, sembrano fatti per accompagnare con lievità il tempo e con lui, elevarsi impalpabili, per chissà dove…. ecco che le tenebre dell’animo sono ascoltate, vissute e congedate a favore della luce, dello stupore e della leggerezza. L’arte seduce e attrae, risveglia e ferisce, commuove e incanta, Mirella spesso ci riesce.
Grazie per la sensibilità lirica e per quella energia contagiosa che ti contraddistingue!                                                                          Leonora Guerrini

L’interessante mostra …intitolata… Emozioni al femminile… presenta i dipinti di M.R. ispirati a testi poetici e a suoni musicali. Non a caso il sottotitolo della mostra è Quando poesia e musica incontrano… pittura…. che propone al visitatore la possibilità di leggere i testi poetici accanto alla opere e di ascoltare musiche mentre si visita la mostra. M.R…. con le sue tele affronta il tema del Viaggio, come percorso di visita su musiche di S. Cipriani, e il tema delle Stagioni, come tempo che scorre, su musiche di A. Vivaldi. Il suo è un vortice di colori, un brulichio di connessioni e gangli, come le nervature delle foglie. Onde di colore, ora caldi ora dai toni cromatici più discreti a seconda delle stagioni ritratte. Ma sempre fortemente evocativi.                                                                                         Vinicio Dall’Ara


Fin dall’antichità la letteratura ci propone il tema del viaggio come metafora della vita dell’uomo che è ricerca: dell’ignoto, del divino, della conoscenza, di se stessi. Il viaggio è un ciclo:...inizio…fine,…meta a cui giungere,…molti non vi arrivano,…; a  volte il viaggio è un ritorno, ad una casa o a noi stessi. Ciò che è certo è che ogni artista nel processo creativo compie un viaggio nei luoghi dell’anima, poiché egli si presenta come moderno Ulisse che supera i confini del mondo conosciuto, scende fino al suo io più profondo  per poi riemergere come narratore della sua catarsi e della sua rinascita. Mirella è maestra in questo, nella capacità di portare su di una superficie i sentimenti più profondi, le emozioni più segrete…. oggi qui,…,è un cammino, un’alba, una nascita, l’inizio del viaggio, una partenza verso l’ignoto, una tempesta, le difficoltà sul nostro cammino e quindi la notte, il buio, la paura, lo smarrimento, fino a che, all’orizzonte una nuova speranza: isole, spiagge su cui riposare, alberi da frutto per cibarsi e rinvigorire le membra stanche, acqua sorgiva per la gola riarsa e di nuovo la speranza e la gioia ( festa ) nel cuore del viandante che al fine celebra la conclusione del suo viaggio, la morte forse, ma che è lieta dopo una vita piena, una morte che è di per sé un nuovo inizio, un nuovo viaggio.Ma il mondo di Mirella…, è fatto anche di parole, di poesia, di musica…. oggi è un viaggio che coinvolge i sensi, qualcosa di avvolgente che parte dai versi che ci guidano ad una immagine, il tutto amalgamato da melodie…. mondo delicato, leggero, narrato sottovoce così come solo un animo femminile può fare: si entra in punta di piedi, la poesia diviene un tutt'uno con le note e magicamente siamo noi i protagonisti di questo viaggio all'interno dei dipinti di Mirella;…  grazie al fatto che Mirella ha “il Dono” di capire  gli altri, di osservare la Natura nei suoi molteplici aspetti, elaborarlo grazie alla sua formazione accademica, e tradurlo in un linguaggio visivo nuovo, originale, estremamente personale, in cui la  sperimentazione di accostamenti materici e cromatici, dopo un lavoro minuzioso, attento ad ogni minimo dettaglio, porta ad un risultato di altissimo livello. Lisa Emiliani
 
Si dice che Michelangelo, a chi lo sollecitava a prender moglie, soleva rispondere: “Troppa sposa è quest’arte.! Nell’accezione classica, la sposa è colei alla quale ti leghi in modo indissolubile: con lei riposi,…ti svegli;…fa volare i tuoi pensieri;…fa sognare sogni meravigliosi;…ti allieta e ti fa male al cuore; lei ti consola nei momenti  tristi e nelle  ore liete gioisce con te; è lei che si è resa necessaria perché “non è bene che l’uomo sia solo”; dunque l’arte, come la sposa, è  necessaria per non sentirsi soli. Dire di un artista e della sua arte è come intromettersi, furtivamente, in un dialogo d’amore; o spiare, morbosamente, nel talamo nuziale. Noi non spieremo in nessun ambito segreto; non diremo parole che possano turbare il dialogo interiore che M .intrattiene con la propria arte. Ci limiteremo a chiosare le tele della nostra pittrice come si conviene a chi abbia un certo intendimento dell’arte,le citazioni che possiamo ravvisare, in queste opere (J. Pollock, K Appel), non saranno, per noi(…),un infiacchimento della espressione artistica, ma un mero riscontro  lessicale; d’altronde, chi può vantare parole uniche?….Ma la pittura (…) è una fatica e nella fatica non c’è alcunché di glorioso; soltanto una “qualità” onora il lavoro: una scrupolosa onestà che non garantisce il plauso, per chi fa, ma gli agevola la fatica. Nella nostra intraprendenza a leggere  le opere di questa pittrice, non useremo il mestiere dello spigolatore, facendo citazioni, usando rimandi di quello che è stato già detto sull’arte contemporanea, spesso affetta da “trovatine”, mutuate da “espressioni apodittiche”, insite nell’artista dei nostri giorni il quale, spesso millanta solo la modernità; come se l’essere moderno avvalorasse l’opera e non fosse, piuttosto, una mera circoscrizione di un ambito temporale. Ancora più deteriore è il convincimento che il vero artista, con il suo lavoro, deve precorrere il “futuro”! Kafka che di arte se ne intendeva, così  ammoniva il lettore: “Lascia dormire il “futuro” come merita. Se lo si sveglia prima del tempo, si ottiene un presente assonnato.”…, nelle opere che espone ci dà una summa del suo essere artista; se, a prima vista, queste opere danno l’impressione della stravaganza, se accantoniamo la nostra superficialità, nell’emettere giudizi di massima, ci accorgiamo che da esse traspare una“serena inquietudine”che induce l’osservatore attento a gettare lo scandaglio nel proprio profondo, proprio perché  l’immagine infranta, possa riemergere, “dal fondo in superficie”.Le circonlocuzioni grafiche non  sono ghirigori casuali; sono piuttosto, a nostro avviso, quel filo di Arianna,… E’ necessario il  “filo”, non un qualsiasi bandolo, per uscire indenni dal labirinto; perché il “caos” diventi “cosmos”, non necessariamente edulcorato dal compiacimento e agghindato nella forma; la forma compiuta, spesso induce alla pigrizia mentale; all’assuefazione supina che non vuole scomodarsi ad indagare; vedere senza, guardare, sentire senza ascoltare, mangiare senza gustare; sembrano essere queste le vie dei sensi che ci mettono in relazione con il mondo esterno.M. riempiendo le sue tele di “segni colorati”, non intende trascrivere teoremi estetici, per impensierire l’osservatore; il suo è il linguaggio di chi cerca di capire, per ipotesi semantiche, quel guazzabuglio dell’animo umano che oggi, come mai, vive in superficie del quotidiano che si dipana fra la noia e l’angoscia; fra la rabbia e la delusione imprecando contro il cielo.  La sua versatilità espressiva non è furberia mercantile,  per intercettare una clientela più numerosa; è, la sua, quasi una generosità emiliana; una ubertà di terra generosa; una sovrabbondanza del sentire; una ridondanza dello spirito che avverte l’inadeguatezza del proprio linguaggio rispetto alle mille percezioni;… L’eccedenza cromatica di certe tele sono un ardore di spirito inventivo che non accorda il suo sentire a “l’uomo che se ne va sicuro… e l’ombra sua non cura…(Montale, Non Chiederci la parola)… Questi e non solo questi i pensieri che ha generato, in noi, la lettura delle opere di quest’artista, garbata nei pensieri e nella persona; abbiamo fatto qualche cenno polemico contro le dicerie grossolane sull’arte dei nostri giorni; alcune riflessioni lessicali sul linguaggio della Romagnoli e tanto sapore di pensieri buoni: si, l’arte vera deve saper generare, nell’osservatore, pensieri che lo riscattino dalla sciatteria quotidiana; quella che si contenta di restare a galla solo per la  vanità (da vanum, nella sua accezione di vuoto), del suo esistere….Il poeta Orazio, in una sua satira sentenziava:“Coglie il segno colui che sa miscelare l’utile al dilettevole: rallegrando il lettore e al tempo stesso ammonendolo”. L’uomo dei nostri giorni non vuole ammonimenti ma, spesso, vive cupamente.Noi, nel nostro intrattenimento con Mirella, abbiamo colto qualche ammonimento, per la nostra vita e per questo ci siamo anche rallegrati del suo lavoro. L’augurio per il visitatore di questa mostra è che possa percepire qualche inquietudine che lo induca a scandagliare il proprio spirito, senza la paura del profondo!     Giacomo Giovanetti