MAURA TAVELLA – “Per altre vie”
Una donna parla di sé con esasperata passionalità, e nel suo dire vi sono tutte le donne del mondo, che vivono e soffrono isolamento e incomunicabilità con l’universo maschile. Maura Tavella, con sensibilità prettamente femminile, sente, ed esprime poeticamente, il rapporto tra uomo e donna come un legame che imbriglia le individuali, intime necessità di libertà per un istintivo bisogno d’amore, che è tipico di tutte le donne. La donna che esplode nella poesia di questa raccolta, dunque, è lei, col suo vissuto e col suo immaginario, ma con lei tutte le donne prigioniere delle convenzioni.
Il coraggio dell’onestà, della sincerità, della liberazione dal conformismo che attanaglia l’anima e impedisce di essere se stessi: questo è, per la poetessa, essere donna. E, se tante donne tacciono per pudore, per vergogna, o peggio, per convenienza, lei prova l’urgenza della denuncia, che la libera dai sensi di colpa per la sua intima, sincera, istintiva ribellione.
Fuggire dalla “gabbia dorata”, protettiva e fonte di sicurezza, per affrontare la vita, la passione, l’amore: questo l’imperativo categorico di una poetessa intrepida, che sfida le convenzioni sociali e che canta l’amore carnale come atto liberatorio da secolari catene, insieme all’amore dell’anima come condivisione di affetti e riferimento solido e consolatorio.
Attraverso questi motivi si svolge una poesia che è prima di tutto sfogo e illusione, ma anche battaglia combattuta, non importa se vinta o perduta, purché autentica e sincera: una poesia immediata, che sa trascinare con un ritmo incalzante e suggestivo, con la forza delle parole, che è specchio di quella del sentimento.
Rina Gambini