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Mario Balbi
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Note biografiche

 

Mario Balbi, nato allo scoppio della Seconda guerra mondiale in una famiglia di umanisti e laureato giovanissimo al Politecnico di Milano, è un ingegnere aperto alle tentazioni letterarie.

Presso il Gruppo Ansaldo di Genova passa una decina d’anni dirigendo attività nel campo delle grandi macchine e poi del nucleare. Dopo la decisione italiana di rinunciare all’atomo passa al gruppo motoristico della Finmeccanica, vincendo la sfida di inserire il motore Diesel presso i costruttori  automobilistici.

Presso questi gruppi multinazionali negozia e conclude contratti con aziende di grandi dimensioni, dagli enti di Stato per l’energia, ai costruttori di sistemi meccanizzati industriali e militari, ai giganti  dell’automobile come Fiat, Ford, Rover, Chrysler, Hyundai e ai nuovi pretendenti in Russia, Cina, India. In parallelo riveste incarichi presso associazioni di categoria dei comparti elettrico e meccanico.

L’attività in ambienti tra i maggiormente aperti all’evoluzione e alle opportunità comporta incontri con personaggi di rango sia in sede industriale che politica, uomini direttamente informati sui fatti e disposti ad esprimersi senza restrizioni con un collega curioso.

Anni dopo, decide di prendere  la penna e utilizzare quanto appreso in giro per dar vita a opere snelle e accurate, attente  all’originalità quanto alla libertà dei contenuti.

Nel suo primo libro Analisi logica della Sinistra (Albatros 2011) offre un’analisi originale dei movimenti di Sinistra negli ultimi 2 secoli, integrandola con informazioni raccolte di prima mano nei Paesi più implicati. Ciò gli ha valso un premio per la saggistica nel concorso letterario Lago Gerundo 2012 .

Nel romanzo breve  Il mondo di re Cetriolino (Noirmoon 2013) racconta l’incontro di sua madre nel 1944 con un minuscolo amico, che le rende meno drammatico il periodo della guerra civile  trasportandola in una realtà di fiaba.

Nel labirinto della materia pensante (Albatros 2014) propone l’avventura di vita toccata ad un medico appassionato indagatore della materia cerebrale e del pensiero, che si trova ad affrontare  tormenti legati tanto alla guerra quanto alla propria coscienza durante la campagna di Hitler contro Stalin. Questo argomento  viene ancora ripreso e ampliato nell’opera successiva Rosso (2017).

L’ultimo libro Storie Dannate (Caosfera 2017) parla di tre diversi argomenti, ancora  localizzati alla fine della guerra mondiale, che la società corrente preferirebbe dimenticare: l’imbarbarimento industriale della città di Spezia, la cacciata degli Italiani dalle terre venete, la droga nella Milano del  Miracolo con seguito nei ghetti  dell’Aids.

Terminata la carriera nel contesto delle grandi aziende, Balbi vive nel Golfo dei Poeti che lo ha anche visto venire al mondo.

Uno scrittore che ama la Storia e le storie, nella speranza di essere letto dai giovani di ogni età.

 

Opere e note critiche


Mario Balbi, Rosso, Albatros Editore

Prefazione

Le opere di Mario Balbi si avvicinano spesso agli eventi meno codificati dalla Storia attraverso testimonianze non comuni, ma questo libro propone un argomento inaspettato. Il sipario si apre sugli anni tra le  due Guerre Mondiali, intrisi tanto di ideologie estreme quanto di sicurezze nel trionfo della Scienza applicata. Il protagonista è un positivista curioso e pronto a innamorarsi di qualsiasi cosa, che si imbarca in una ricerca su come la materialità cerebrale intervenga nel nostro comportamento (Lombroso contro Freud?). Per disporre del materiale statistico necessario a una tale indagine non esita ad approfittare del campo della battaglia senza regole scatenata da Hitler contro il Bolscevismo, immergendosi così negli ambienti che rendono rosso il secolo: Nazismo, Comunismo, guerra, resistenza e massacro tecnologico. Tacendo il proprio nome, lui ci confessa le azioni compiute tra le quinte del dramma storico mentre la sua morale dorme anestetizzata e una sorta di rimorso aleggia soltanto nell’inconscio. Sopravvive all’avventura portandosi dietro la  dimostrazione del riscontro fisiologico nel cervello dei fanatici: un grande scoop scientifico, la gloria per cui ha tanto lottato, ma  una voce proveniente forse dall’anima  porta  il ricercatore a dover fare prima altri  conti.

La storia dell’incredibile  avventura è densa sia di riferimenti storici inediti che di considerazioni molto originali, ma io sono rimasto soprattutto colpito  dalla figura enigmatica del protagonista, più vicino a un  Cavaliere Templare che a  Paolo di Tarso. Ciò mi ha spinto a tentare di fermarne la personalità nella scultura di una testa, che muta di fisionomia a seconda dell’angolo da cui la si guardi.

Dopo il viaggio veloce e affascinante consentito da questa lettura, dovrete convenire con me che non se ne incontrano spesso di altrettanto divertenti. Un bottino più che sufficiente per lettori frettolosi, ma facendo attenzione potrete anche cogliere vari temi proposti in parallelo alla vicenda, come l’incertezza che affligge qualsiasi progetto relativo alla nostra vita.

Luciano Manfredi, scultore in Mantova, Gennaio 2017

 

Mario Balbi, Analisi logica della sinistra, Albatros Editore

Sinossi

Il saggio pone le origini storiche della Sinistra nella rivoluzione francese e da lì procede con l’intento di mettere ordine in un argomento tuttora confuso presso molti.

Gli spunti più originali sono così riassumibili.

-Testimonianze di alti funzionari sovietici e post sovietici sostengono tesi poco note. La grandezza di Stalin deve essere liberata dalle accuse d’insensibilità umana, che gravano  semmai sulla dottrina comunista, e la sua  strategia voleva attirare l’ Italia nell’orbita sovietica attraverso un sotto potere comunista infiltrato nelle caste fondamentali, definito proprio dal KGB “fascismo rosso”. Il crollo dell’URSS avvenne anche per interessi privati della sua dirigenza, ansiosa di godersi gli enormi capitali espatriati. Le democrazie occidentali sono largamente responsabili insieme al Terzo Reich e all’Unione Sovietica per le catastrofi del XX° secolo.

- L’analisi di un personaggio informato sui fatti chiarisce i teoremi applicabili alle due repubbliche dell’Italia post bellica. L’amministrazione della cosa privata e pubblica non può funzionare in condizioni di onestà e ciò conferisce a chi ne abbia interesse il destro per colpire al momento giusto qualsiasi suo dirigente. Lo smantellamento della   Prima Repubblica venne organizzato da forze intenzionate a formare un forte esecutivo con targa socialdemocratica appoggiata dal capitale.

L’inciampo nell’outsider Berlusconi condusse tale potere a combattere l’offensiva contro di lui con armi strategiche (le Procure) e tattiche (i media).

-Testimonianze di un Falangista su come rivedere la guerra di Spagna e personali dell’autore sull’ideologia e sugli uomini delle Brigate Rosse a Genova.

-Considerazioni sul futuro che ci aspetta. Una lista della spesa per la Sinistra, ove volesse guarire dal contagio comunista. Come l’idea cristiana avrebbe dovuto trovare rilancio dopo il crollo del Comunismo reale, formando una base unitaria per l’Europa. La necessità che lo spirito della Resistenza lasci la retorica e torni attivo, aiutando la democratizzazione delle dittature islamiche e spingendo l’Unione Europea ad abbandonare l’attuale qualunquismo che la paralizza in tal senso.

 

Mario Balbi, Nel labirinto della materia pensante, Albatros Editore

 

Mario Balbi, Il mondo di Re Cetriolino, Noirmoon Editore

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Con quest’opera l’autore ci vuole render partecipi di una testimonianza fiabesca che sua madre Fabia affidò sia a racconti che ad appunti trovati post mortem. Nel 1944 Fabia fugge dai bombardamenti della Liguria  tornando dai genitori sulle Prealpi Lombarde, dove sopravvive ma  in  situazione non certo tranquilla. Suo padre è un sorvegliato speciale nel cuore di una guerra civile, il marito è lontano ed esposto ai peggiori rischi, deve raggiungere quotidianamente in bicicletta la città per mantenere lo stipendio, nel tempo libero sta in giardino immersa nei suoi pensieri mentre il figlio corre nel prato. Qui viene avvicinata da un essere  antropomorfo alto quanto un dito, che si qualifica come re Cetriolino e farà nascere  conversazioni e  amicizia attraverso numerosi incontri. Il re racconta del suo mondo parallelo in cui si collocano avventure  di  esseri piccoli come un passero e in grado di parlare con gli  animali , dotati di sentimenti e abitudini per noi comprensibili  in quanto si divertono a imitare la nostra Società anche se ne capiscono e rifiutano le storture. Sono eventi  bizzarri  e i bambini si divertiranno ad ascoltar come fiabe, per bocca di chi gliele vorrà raccontare, la dozzina  d’ imprese compiute dal re. Nel rapporto della donna con il piccolo essere non mancano polemiche filosofiche su alcuni accadimenti nei due mondi paralleli, mentre ai racconti fanno da cornice sfumata  le vicende sanguinose che incombono sugli Italiani  in lotta per sopravvivere. Leggiamo di povere feste messe in piedi per distrarre i più piccoli, un Natale e un  Carnevale , situazioni che Fabia espone con l’animo sollevato dalla vicinanza dell’imprevedibile  personaggio. Re Cetriolino si accomiata quando la fine della guerra riporta i  sopravvissuti  alle loro abitudini, lasciando qualche spiegazione in più sulle piccole  etnie  che ci osservano senza essere osservate, ben attente a tenersi distanti da un mondo tanto  complesso rispetto al loro quanto  respingente. Fabia  piange nel separarsi da re Cetriolino e ci lascia il dubbio che  fosse  innamorata del piccolo visitatore,  o almeno di quanto lui rappresentava. Un libro breve ma passibile di molte letture e capace di evocare vari pensieri, come quello sulla potenza della fantasia nell’esorcizzare le avversità. L’opera è stata pubblicata  dell’editore lombardo Noirmoon  e presentata in Liguria da  Luciano Garibaldi, instancabile scrittore di Storia contemporanea.