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Cristiana Mugerli
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Profilo critico 

Il legame con la terra di Liguria, dai colori ora tenui, ora accesi nel mutare del giorno e delle stagioni; l’amore per il mare, vario nei toni e nell’umore, ora placido e calmo, ora agitato ed irrequieto; la ricerca di nuovi orizzonti nei paesi abbarbicati alle rocce, sospesi tra il cielo e la marina; l’ansia di infinito, del ricercare l’idillica atmosfera del reale, sono tutti evidenti nelle tele di Cristiana Mugerli, pittrice per passione, che non ha mai interrotto il suo rapporto, in ordine di tempo e spazio, con quello che lei stessa definisce “il primo amore...”.

“Quando dipingo il mio mare”, ella dice, “il paesaggio della nostra splendida terra, mi sento svuotata di ogni altro desiderio, dimentica del resto del mondo, ansiosa soltanto di realizzare in un quadro quello che vedo non solo con gli occhi, ma con tutti i miei sensi... Spesso ammucchio e mescolo i colori direttamente sulla tela, senza chiedermi come e se otterrò un risultato, presa dalla gioia della tavolozza e desiderosa di finire una nuova ‘cartolina’ del Levante”.

Ed è veramente una pittura che irradia gioia, quella di Cristiana Mugerli, per i colori vividi e smaglianti, per le luci intense, per il largo respiro delle vedute che, dal particolare del primo piano, si dilatano verso orizzonti sereni, preludio di più vaste distese, sintomo di una tensione interiore che, con equilibrio e pacatezza, non si accontenta di ciò che ha raggiunto, ma si protende verso lidi più complessi e all’occasione più ardui.

Rina Gambini

 

 

Un intervento critico di Piergiorgio Sommovigo

 

Il paesaggio di Cristiana Mugerli si inserisce nella tradizione paesaggistica della pittura ligure del ‘900, di cui coglie gli esiti luminosi e cromatrici, che arricchisce di un apporto specifico in profondità e larghezza di visione.Il paesaggio di Cristiana viene costruito attraverso la articolazione dei piani secondo uno o più punti di vista, in modo da coglierne tutti gli aspetti di luce, di spazio, di forma, rappresentandoli nella loro ricchezza e varietà.La lettura del paesaggio, inoltre, non si configura solamente in una distensione dei piani prospettici equilibrata e sostenuta da quinte teatrali.Cristiana cerca a volte il vuoto, lo spazio senza forma, imposta la prospettiva su un solo lato del quadro chiudendola verso l’orizzonte, reggendosi sugli effetti cromatici, in un equilibrio funambolico, senza pencolamenti o squilibri.In altre opere il colore costituisce la figura non solo cromaticamente ma anche matericamente; genera emozioni e sensazioni ( i bianchi sono geli, i grigi sono brina) e rappresenta una natura contaminata ( ma in positivo) dall’ uomo, che ne è parte, senza rimpianti per una presunta età dell’ oro ma con consapevolezza che il lavoro e la presenza umana ne sono parte fondamentale.*Nel lavoro di Cristiana Mugerli il paesaggio è, quindi, una dimensione dell’ uomo, di come questi lo vive, di come lo sente, di come lo modifica. Il paesaggio è modalità di presenza umana. Il paesaggio è, quindi, idea, creazione e sentimento.

 

 

Presentazione di Valerio P. Cremolini

 

Il paesaggio vanta da secoli una specifica centralità nella storia dell’arte, testimoniata da puntuali teorizzazioni - non a caso si parla di estetica del paesaggio - che lo hanno elevato a momento comunicativo di opposti stati d’animo. C’è chi ha opportunamente definito il paesaggio un singolare “stato dell’anima”, superando letture mirate alla generica elencazione dei suoi elementi costitutivi. Nella rappresentazione di spaccati più o meno realistici traspaiono, infatti, la relazione fra l’uomo e la natura, la sua sensibilità sociale, la sua condizione esistenziale, le sue doti visionarie raccolte nello spazio del dipinto, documento espressivo di tendenze diverse nell’osservare la realtà e nel lasciarsi coinvolgere dalle sue molteplici sfaccettature.

I paesaggi di Cristiana Mugerli, oltre a possedere una specifica autonomia espressiva, hanno in dote il prezioso valore aggiunto che deriva dalla felice combinazione di ragione e sentimento, che si integra con una misurata spinta immaginativa, da cui si coglie l’identità culturale dell’artista, caratterizzata dalla capacità di valorizzare i frutti dello sguardo del cuore e della mente. Il paesaggio reale, festoso o malinconico, si trasforma davvero in visibili paesaggi dell’anima e l’artista lascia chiare suggestioni contemplative, emozionali, poetiche, unitamente ad altre più propriamente spirituali.

Nella pittura della Mugerli ha notevole rilevanza il fecondo rapporto con i luoghi della Liguria, “splendida terra”, osservata, amata e rigenerata tra vibranti e ombrose luci da una tavolozza diffusiva di accelerazioni cromatiche e all’occorrenza di una dosata matericità che suggella l’autonomo ed apprezzabile vedutismo della pittrice. Ĕ sicuramente riferibile al non banale impianto del paesaggismo di Cristiana Mugerli, contraddistinto dalla spiccata libertà compositiva, il desiderio di attribuire nuovi volti ad una realtà incantevole che l’abile esercizio creativo della pittrice rende ancor più stupefacente. 

 

Selezione di opere  

 
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Una mostra di Cristiana Mugerli

Con il patrocinio del Comune di Pontremoli e la collaborazione del Centro Culturale Il Porticciolo, si è tenuta la mostra di pittura di Cristiana Mugerli