Antologia Premio Città di Pontremoli 2013

PRESENTAZIONE


Una cittadina dalla lunga storia, che è rimasta presente e viva nelle vie e nelle piazze, nel castello che la sovrasta e nei ricchi palazzi signorili, nelle torri e nelle chiese; un teatro settecentesco, vero e proprio scrigno di arte e poesia; una tradizione, anche culinaria, gelosamente custodita e preservata dall’incalzare della modernità; un alone di mistero che si conserva nelle narrazioni dei vecchi; un senso dell’ospitalità di origine antica, radicato nel costume locale e portato avanti anche dall’Amministrazione Comunale. Queste, e molte altre ancora, le caratteristiche che fanno di Pontremoli il luogo ideale per un Concorso che vuole rendere omaggio all’arte, in primis letteraria, poi anche in ogni sua manifestazione.
Nella scorsa edizione del Concorso, la prima, quella dell’esordio, i convenuti a Pontremoli hanno colto con pienezza il significato di una scelta non casuale e le positività di un incontro di pura cultura, che ha accompagnato i nuovi e vecchi estimatori della città a visite e convegni atti a conoscerla meglio. Una manifestazione culminata nella premiazione, nel Teatro della Rosa, che lo ha colmato di gente gioiosa, felice dell’esperienza, paga dell’opportunità di conoscere un luogo così affascinante. Infine, secondo la tradizione di cui ho accennato, un rinfresco di saluto che gli Amministratori hanno voluto offrire, affinché della giornata restasse anche il sapore.
Questa è Pontremoli, e questo il Concorso dedicato alle sue memorie, alle sue bellezze. Questo il percorso che ci proponiamo di rinnovare ogni anno, con il medesimo entusiasmo provato nel concepirlo e nel crearlo.

Siamo ben consapevoli che ogni evento letterario impostato come “gara” fa degli scontenti. È inevitabile che qualcuno, che aspirava ad un riconoscimento, che ambiva ad un premio, rimanga deluso. Fa parte del “gioco”: ogni giuria ha un suo metro, ha una sua visione dell’arte dello scrivere, e pertanto può accadere che opere giudicate diversamente da altre giurie si distinguano o si perdano. C’è, inoltre, il confronto con le altre opere partecipanti: accade che giungano numerose opere di elevato valore, pertanto, se pure con difficoltà, bisogna fare delle scelte, e la Giuria di “Città di Pontremoli” le opera nel massimo rispetto della neutralità.
Insomma, chi resta deluso non deve prendersela, potrà rifarsi in altra occasione, potrà cimentarsi con altri autori in una “gara” stimolante. Del resto, anche nei “certami” poetici di cui è costellata la storia della letteratura fin dalle origini, c’era un vincitore e un perdente, e, alla fine, tutto veniva rimandato all’anno successivo, affilando gli artigli per un nuovo incontro.
Diceva De Coubertain, riferendosi allo sport, che l’importante è partecipare; nella fattispecie essere letti, dato che siamo in una società dove la lettura è privilegio e passione di pochi, dove i nuovi autori hanno scarse possibilità di essere conosciuti. E poi, gareggiare significa, a prescindere dai risultati ottenuti, anche essere stimolati a fare di più e meglio oltre a mettersi umilmente a confronto con gli altri.
In questo, mi pare, stia il vero significato di un Concorso di letteratura, anche se, lo sappiamo bene, ed è umanamente comprensibile, essere premiati è gratificante per tutti.
Nel darci appuntamento per il prossimo anno, sperando che questa antologia riscuota il successo che ha sempre accompagnato le raccolte delle Edizioni Il Porticciolo, e soddisfi coloro che vi hanno aderito, saluto calorosamente ogni singolo partecipante al Concorso esprimendo la mia soddisfazione nell’averlo incontrato e conosciuto, anche solo idealmente, perché la poesia è il veicolo più efficace di conoscenza.

Rina Gambini

Altre Informazioni

  • Edizioni: Edizioni Il Porticciolo
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